Si chiamava Gianpiero Possieri, autore di due bei romanzi thriller, Il predatore di anime in fuga e Il fuoco nell’anima.
Una persona per me importante, per due motivi: era un uomo attento e “fatto” come pochi ormai ce ne sono, e poi perché è stato il primo lettore di Storia di Geshwa Olers. Mentre scrivevo i capitoli dei primi volumi (di quando ancora era solo in tre volumi), glieli mandavo e lui mi dava la sua opinione, sempre precisa, sempre attenta, sempre utile. Mi ha aiutato a crescere, anzi, posso dire che siamo cresciuti assieme, perché lo scambio era reciproco. Ha sempre sostenuto con passione i primi passi della mia creatura.
Ho un rammarico grande come una casa: non l’ho mai conosciuto di persona, ma solo per telefono e per internet, sebbene tante volte ci fossimo ripromessi di incontrarci. Un neo che rimarrà per sempre, così come per sempre lo porterò nel cuore.
Ciao Gianpiero, arrivederci. Ho dato il nome a una stella nuova, che splende da ieri. Per cercare Jack Shark non dovrò far altro che alzare gli occhi verso il firmamento.
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